Apprendiamo E pubblichiamo con colpevole ritardo la notizia della scomparsa di Franco Gentilucci, avvenuta lo scorso 16 settembre. Porgiamo alla sua famiglia le nostre condoglianze.
Nato a Venezia il 27 novembre 1928, convittore dal 24 settembre 1936 al 25 luglio 1947, Gentilucci è stato poeta, romanziere e pittore illustre, in contatto con la parte più estrosa dell’intellettualità italiana del secondo dopoguerra. E’ il caso di Amalia Rosselli, con cui ebbe anche uno scambio poetico-epistolare.
Riportiamo qui di seguito i Ricordi pubblicati su alcuni siti.
Roberto Quirino
In ricordo di Franco Gentilucci
Apprendiamo della morte di Franco Gentilucci. Stravagante protagonista del mondo… della cultura, collega, ma sopratutto amico, nacque in un anno che, con sublime civetteria, tentò sempre di celare. Professionalmente camaleontico, forse solo la scrittura lo accompagnò nell’arco dell’intera vita. Fu infatti romanziere (I topi del papa) e poeta. Frequentò, durante la permanenza milanese, numerosi e celebri scrittori italiani, ma fu anche artista, grafico, collezionista di caffettiere. Collaborò con la rivista d’arte contemporanea Flash Art, a Milano, e poi, a Trevi, presso il Trevi Flash Art Museum.
Critico implacabile, e visitatore compulsivo di mostre e studi di artisti. Conoscitore storico della scena artistica umbra, conservava album fotografici, lettere personali, caustiche caricature tratte da quel mondo, che tratteggiava con mano sicura. Ma fu anche stoico archivista e meticoloso raccoglitore di documenti originali e opere d’epoca.
Tra le sue carte, anche tutti noi. A ricostruire una storia fatta di fugaci affetti, grandi amicizie intellettuali, improvvisi abbandoni e folgoranti ritorni. Ciò che più lo contraddistinse, tuttavia, fu la capacità di convertire ogni brandello della più banale quotidianità in una narrazione ironica ed appassionata, nei suoi scritti, come nei suoi discorsi.
Ci ha lasciato, senza far rumore come suo costume in questi ultimi anni, dopo lunga malattia. Lo salutiamo conservando noi, questa volta, il suo ricordo.
http://www.palazzolucarini.it/?p=190
Ricordo di Franco Gentilucci
Se ne è andato Franco Gentilucci. Nella sua vita è stato scrittore, poeta, saggista, pittore e grafico.
Dal 1994, lasciata Milano, che lo aveva visto tenere mostre di pittura e occuparsi di illustrazioni e grafica e ricoprire il ruolo di docente di tecniche pubblicitarie, era tornato a Trevi che era la terra materna, dove ha collaborato a lungo alla conduzione del Museo Flash Art di arte contemporanea.
Finalista per due volte al premio Viareggio, ha pubblicato raccolte di poesia e con il romanzo I topi del papa ha vinto il premio nazionale “Palazzo al bosco 1991”.
Nel 1995, anno della riapertura della Biblioteca Comunale di Trevi, ha aderito con entusiasmo alla richiesta di collaborazione volontaria. Ha così organizzato e condotto gli incontri con autori mettendo a disposizione la sua cultura e la sua sensibilità di artista sia che si trattasse di presentare al pubblico il disegnatore di fumetti, sia il romanziere o il poeta , accompagnando i presenti nella progressiva conoscenza degli autori anche con la sua sempre suggestiva lettura di passi delle loro opere.
Per molti anni è stato promotore del Concorso letterario che la Biblioteca bandisce ormai da quindici anni, portando il suo fondamentale contributo alla formulazione del titolo e quale membro della giuria, sempre attento a cogliere l’originalità e la “vena artistica” dei testi premiati.
Se ne è andato con discrezione, lasciandoci il rimpianto di non averlo potuto ringraziare ancora per la sua preziosa amicizia.
I volontari della Biblioteca comunale di Trevi
http://www.comune.trevi.pg.it/MEDIACENTER/FE/articoli/ricordo-di-franco-gentilucci.html